Il concerto per violino e orchestra n.2 in si minore, è stato scritto da Niccolò Paganini nel 1826, è celebre per il suo terzo ed ultimo movimento soprannominato “La Campanella” perché vi è presente anche un tintinnio di un campanello. Questo è in forma di Rondò: al brillante ritornello iniziale si susseguono due episodi. Il primo episodio è vivace, ma anche aggraziato, il suono del campanello precede il ritornello che pur con qualche modifica segue lo stesso percorso di esposizione. Il secondo episodio è più tranquillo introduce una parentesi dolce, prima che il violino il tema principale del ritornello ha una maggiore velocità.
Nel romanticismo il concerto classico trova la sua maggiore espressione nei concerti per pianoforte. In epoca romantica il solista sovrasta l’orchestra usandola solo come accompagnamento. Questo concerto di Paganini viene suonato da un organico composto da: violino solista; Orchestra: due flauti, due oboi, due clarinetti, fagotto, controfagotto, due corni, due trombe, tre tromboni, timpani, grancassa, campanella e archi.
