Il Surrealismo

Il surrealismo nasce come movimento che rifiuta la razionalità e la logica, celebrando l’inconscio, i sogni e l’assurdo. In questo contesto, molti artisti surrealisti si trovarono a essere una sorta di “opposizione” all’interno di un mondo diviso tra due blocchi, entrambi fondati su strutture rigide e razionali di pensiero, che vedevano l’arte come un mezzo per veicolare messaggi chiari, controllabili e funzionali a sostenere la propria visione del mondo.

Il surrealismo non si schierava direttamente contro una delle due superpotenze (USA o URSS), ma si poneva in una posizione di distacco critico rispetto alla razionalità che caratterizzava entrambi i blocchi. Questo lo rendeva, in un certo senso, un movimento non facilmente catalogabile e, in alcuni casi, un simbolo di resistenza all’omologazione imposta dalle ideologie dominanti.

I surrealisti non avevano fiducia nell’autoritarismo, né nel totalitarismo fascista, né in quello comunista e molti di loro, come André Breton (il fondatore del movimento), furono critici nei confronti delle politiche totalitarie.

L’inquietudine espressa in molte opere surrealiste può essere vista come un riflesso della condizione globale sotto la minaccia di una guerra nucleare, della paura dell’«altro» (sia nel senso del nemico ideologico che di quello estraneo o sconosciuto), e delle contraddizioni di una cultura della competizione e dell’individualismo che caratterizzava il capitalismo occidentale, e delle rigidità del sistema sovietico.

Poetica e Stile   

La poetica del surrealismo si concentra sull’inconscio, i sogni e ciò che non è razionale. Questo movimento vuole mostrare una realtà diversa da quella logica e quotidiana, una realtà “surreale”. L’obiettivo è liberare la fantasia e creare un’arte che superi le regole e i limiti del mondo reale.

Gli artisti creavano immagini strane e sorprendenti, usando oggetti comuni messi in situazioni insolite o disegnando forme libere seguendo l’istinto. Usavano anche tecniche particolari come il collage o il frottage, per ottenere effetti casuali. Questo stile si è diffuso anche in sculture, fotografie e film, sempre con l’obiettivo di stupire e far riflettere.

I soggetti nelle opere surrealiste esplorano il regno dell’inconscio e dei sogni. Spesso si osservano paesaggi irreali, figure enigmatiche e oggetti familiari posti in contesti paradossali, che sfidano la logica e la percezione ordinaria della realtà. Queste immagini, cariche di simbolismo, invitano lo spettatore a immergersi in un mondo in cui il confine tra realtà e fantasia si dissolve.

Principali Esponenti

Salvador Dalì (1904-1989): è stato uno dei principali esponenti del Surrealismo ricordato soprattutto per la sua opera “La persistenza della memoria”

René Magritte (1898-1967): era un pittore surrealista belga noto per trasformare oggetti comuni in enigmi visivi, sfidando la percezione tradizionale della realtà.

Max Ernst (1891-1976): era un pittore surrealista tedesco, rivoluzionò l’arte introducendo il frottage, una tecnica che consiste nel strofinare una matita su una superficie ruvida per catturarne la texture.